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S.Todeschini - colori a 3° fuoco su porcellana - 1990

lunedì 23 luglio 2012

come fare


Decorare la porcellana a 3° fuoco:  alchimia di metalli ed essenze


Questo tipo di decorazione detta anche "sopra vetrina" si ottiene applicando i colori sull'oggetto già "cristallinato" (lucido) e quindi già sottoposto a due precedenti cotture;
dopo la decorazione l'oggetto sarà sottoposto ad una successiva cottura (o più) ad una temperatura media di 760°C / 780°C. (ogni colore ha una sua ottimale temperatura di vetrificazione)
Per questo viene preferita la porcellana, che ha un grado di durezza e resistenza alle temperature più alto rispetto alla meno nobile e più giallognola ceramica.

I colori usati sono essenzialmente degli ossidi metallici con aggiunta di un fondente (essenza grassa) e si presentano come polveri da miscelare con resine e olii in buona parte ottenuti dalla distillazione di vegetali (trementina, lavanda, copaiba, ecc.).
Decorare sulla porcellana richiede una mano ferma e precisa. La precisione è una virtù fondamentale da acquisire.

Regole importanti:
  • Alcuni colori sono incompatibili e non possono essere mescolati insieme:
    ad esempio non si mescolano mai i rossi e i marroni con il giallo, poiché in cottura i primi tenderanno a scomparire.
  • Per effettuare un corretto uso dei pennelli e dei colori è basilare capire l’importanza del rapporto fra la pennellata e gli effetti ottenuti dalla sua pressione o scivolamento. I colori costano molto, così come i pennelli. E’ fondamentale infatti usare solo quelli di ottima morbidezza e qualità.
  • Decorare la porcellana può essere affascinate per i risultati ottenuti , ma occorre impegno e tenacia. Chiunque puo’ ottenere dei discreti successi.
  • Dipingere su una base liscia e su oggetti di varie forme, non è così semplice come può apparire ad un occhio superficiale. Occorrono  metodo, tecnica, abilità manuale e allenamento.
    Tutte queste capacità, si ottengono sviluppando delle doti che per alcuni soggetti possono essere innate e per altri dovranno essere acquisite.

Rispetto e rigore dei materiali
  • Un elemento fondamentale da rispettare, deve essere sempre e comunque la pulizia;
    la perfetta pulizia degli oggetti usati e l’ordine nel riporli.
  • La pulizia risulta essere fondamentale perché in cottura i colori possono subire modificazioni. Se, per scarsa igiene si lascia il lavoro esposto alla polvere, dovrà essere cancellato, perché non sarà più possibile eliminarla. Diversamente i suoi residui brucerebbero durante la cottura e lascerebbero scoperte delle parti bianche di porcellana, rovinando il lavoro.
  • E’ fondamentale usare i pennelli in modo corretto.
Come si fa
  1. Il disegno, se necessario, si esegue con un’apposita matita grassa, dopo aver pulito bene la porcellana con alcool.
  2. Esistono molte tonalità di colori, ma hanno uno svantaggio: costano molto !
    Un corretto uso implica un costante dosaggio per evitare gli sprechi.
    Dosare la preziosa polverina colorata nella quantità idonea all’esecuzione del lavoro, risulta essere il miglior metodo.
    I colori vanno presi con la punta di una spatolina flessibile, dagli appositi barattoli e
    posizionati a mucchietti sopra una lastra di porcellana o di vetro.
  3. La funzione dell’essenza grassa risulta essere di fondamentale importanza per effettuare il decoro .
    Essa viene utilizzata mescolandola nella giusta misura insieme al colore e, a seconda dei casi, all’essenza pura di trementina, o di lavanda (asciuga più lentamente), o altro.
    Non bisogna mai eccedere nella quantità perché essa risulta “ingrassare” in modo eccessivo il preparato, producendo una miscela finale inutilizzabile.
  4. I dipinti su porcellana a 3° fuoco, sono destinati a fissarsi indelebilmente nel tempo, penetrando sotto la vetrinatura della porcellana. Quindi sono assolutamente sicuri anche per la consumazione dei cibi (è il caso di piatti e stoviglie), per i lavaggi in acqua bollente o lavastoviglie. Solo la rottura della porcellana comporterà la fine dell’esistenza del dipinto. Per fissare il colore però, occorre cuocere i colori a 780°circa.
    La cottura è fondamentale e i risultati ottenuti sono a volte sorprendenti e molto diversi dalle nostre aspettative.
  5. La cottura avviene in un forno per porcellana e ceramica.
    La cottura si effettua per gradi e lentamente nel giro di 7 o 8 ore.
    Generalmente si cuoce la sera, per provvedere al raffreddamento, ancor più graduale,  durante l’intera notte e la mattinata successiva.
  6. L’oro usato per bordi e ghirlande è oro zecchino in polvere finissima,  miscelato ad un composto che lo rende fluido per la stesura a pennello. Può essere a 32 o a 24 carati  e necessita di una cottura successiva  a temperatura più bassa.
  7. I lustri sono anch’essi derivati da metalli. Non si mescolano ai colori e necessitano di un apposito diluente. Cuociono alla temperatura dell’oro. Sono usati, insieme ad altri materiali, nella tecnica scandinava. 

Se desiderate cimentarvi in quest’entusiasmante alchimia, sarò lieta di illustrarvi    tutti i segreti.  Buon lavoro !


 

           

1 commento:

Unknown ha detto...

Buonasera Silvia, sono Marco, ho trovato il suo articolo sulla pittura a terzo fuoco molto interessante, le chiedo solo se fosse possibile indicarmi la proporzione per unire il pigmento in polvere alla essenza grassa e alla lavanda. Le spiego brevemente cosa devo fare: realizzare un piccolo ideogramma giapponese su una piccola tazza da the tipo gaiwan già lucida ovviamente.
Ho tutto il necessartio e come pigmento ho preso Nero 3F Brillante della cerart.
La ringrazio per l'attenzione e l'aiuto
Marco