Questo tipo di decorazione detta anche "sopra vetrina" si
ottiene applicando i colori sull'oggetto già "cristallinato" (lucido)
e quindi già sottoposto a due precedenti cotture;
dopo la decorazione l'oggetto sarà sottoposto ad una successiva cottura (o più) ad una temperatura media di 760°C / 780°C. (ogni colore ha una sua ottimale temperatura di vetrificazione)
dopo la decorazione l'oggetto sarà sottoposto ad una successiva cottura (o più) ad una temperatura media di 760°C / 780°C. (ogni colore ha una sua ottimale temperatura di vetrificazione)
Per questo viene preferita la porcellana, che ha un grado di durezza e
resistenza alle temperature più alto rispetto alla meno nobile e più
giallognola ceramica.
I colori usati sono essenzialmente degli ossidi metallici con aggiunta di un fondente (essenza grassa) e si presentano come polveri da miscelare con resine e olii in buona parte ottenuti dalla distillazione di vegetali (trementina, lavanda, copaiba, ecc.).
Decorare sulla porcellana richiede una mano ferma e precisa. La precisione è una virtù fondamentale da acquisire.
I colori usati sono essenzialmente degli ossidi metallici con aggiunta di un fondente (essenza grassa) e si presentano come polveri da miscelare con resine e olii in buona parte ottenuti dalla distillazione di vegetali (trementina, lavanda, copaiba, ecc.).
Decorare sulla porcellana richiede una mano ferma e precisa. La precisione è una virtù fondamentale da acquisire.
Regole importanti:
- Alcuni
colori sono incompatibili e non possono essere mescolati insieme:
ad esempio non si mescolano mai i rossi e i marroni con il giallo, poiché in cottura i primi tenderanno a scomparire. - Per
effettuare un corretto uso dei pennelli e dei colori è basilare capire
l’importanza del rapporto fra la pennellata e gli effetti ottenuti dalla
sua pressione o scivolamento. I colori costano molto, così come i pennelli.
E’ fondamentale infatti usare solo quelli di ottima morbidezza e qualità.
- Decorare
la porcellana può essere affascinate per i risultati ottenuti , ma occorre
impegno e tenacia. Chiunque puo’ ottenere dei discreti successi.
- Dipingere
su una base liscia e su oggetti di varie forme, non è così semplice come
può apparire ad un occhio superficiale. Occorrono metodo,
tecnica, abilità manuale e allenamento.
Tutte queste capacità, si ottengono sviluppando delle doti che per alcuni soggetti possono essere innate e per altri dovranno essere acquisite.
Rispetto e rigore dei materiali
- Un
elemento fondamentale da rispettare, deve essere sempre e comunque la pulizia;
la perfetta pulizia degli oggetti usati e l’ordine nel riporli. - La
pulizia risulta essere fondamentale perché in cottura i colori possono
subire modificazioni. Se, per scarsa igiene si lascia il lavoro esposto
alla polvere, dovrà essere cancellato, perché non sarà più possibile
eliminarla. Diversamente i suoi residui brucerebbero durante la cottura e
lascerebbero scoperte delle parti bianche di porcellana, rovinando il
lavoro.
- E’
fondamentale usare i pennelli in
modo corretto.
Come si fa
- Il
disegno, se necessario, si esegue con un’apposita matita grassa, dopo aver pulito bene la porcellana con alcool.
- Esistono
molte tonalità di colori, ma hanno uno svantaggio: costano molto !
Un corretto uso implica un costante dosaggio per evitare gli sprechi.
Dosare la preziosa polverina colorata nella quantità idonea all’esecuzione del lavoro, risulta essere il miglior metodo.
I colori vanno presi con la punta di una spatolina flessibile, dagli appositi barattoli e
posizionati a mucchietti sopra una lastra di porcellana o di vetro. - La
funzione dell’essenza grassa risulta essere di fondamentale
importanza per effettuare il decoro .
Essa viene utilizzata mescolandola nella giusta misura insieme al colore e, a seconda dei casi, all’essenza pura di trementina, o di lavanda (asciuga più lentamente), o altro.
Non bisogna mai eccedere nella quantità perché essa risulta “ingrassare” in modo eccessivo il preparato, producendo una miscela finale inutilizzabile. - I
dipinti su porcellana a 3° fuoco, sono destinati a fissarsi indelebilmente
nel tempo, penetrando sotto la vetrinatura della porcellana. Quindi sono
assolutamente sicuri anche per la consumazione dei cibi (è il caso di
piatti e stoviglie), per i lavaggi in acqua bollente o lavastoviglie. Solo
la rottura della porcellana comporterà la fine dell’esistenza del dipinto.
Per fissare il colore però, occorre cuocere i colori a 780°circa.
La cottura è fondamentale e i risultati ottenuti sono a volte sorprendenti e molto diversi dalle nostre aspettative. - La cottura avviene in
un forno per porcellana e ceramica.
La cottura si effettua per gradi e lentamente nel giro di 7 o 8 ore.
Generalmente si cuoce la sera, per provvedere al raffreddamento, ancor più graduale, durante l’intera notte e la mattinata successiva. - L’oro usato per bordi e ghirlande è oro zecchino in polvere finissima, miscelato ad un composto che lo rende
fluido per la stesura a pennello. Può essere a 32 o a 24 carati e necessita di una cottura
successiva a temperatura più bassa.
- I lustri sono anch’essi derivati da metalli. Non si mescolano ai colori e necessitano di un apposito diluente. Cuociono alla temperatura dell’oro. Sono usati, insieme ad altri materiali, nella tecnica scandinava.
Se desiderate cimentarvi in
quest’entusiasmante alchimia, sarò lieta di illustrarvi tutti i segreti. Buon lavoro !
1 commento:
Buonasera Silvia, sono Marco, ho trovato il suo articolo sulla pittura a terzo fuoco molto interessante, le chiedo solo se fosse possibile indicarmi la proporzione per unire il pigmento in polvere alla essenza grassa e alla lavanda. Le spiego brevemente cosa devo fare: realizzare un piccolo ideogramma giapponese su una piccola tazza da the tipo gaiwan già lucida ovviamente.
Ho tutto il necessartio e come pigmento ho preso Nero 3F Brillante della cerart.
La ringrazio per l'attenzione e l'aiuto
Marco
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