Gli ingredienti sono gli stessi impiegati nella decorazione tradizionale, cambiano però le modalità di preparazione
Usereste il detersivo per stoviglie per sgrassare le piastrelle o, al contrario, il detergente per pavimenti per lavare i piatti? Certo che no! Eppure sono entrambi prodotti a base di sapone...Lo stesso avviene nella pittura su porcellana, dove le diverse tecniche richiedono che il comune composto di base, il colore da terzo fuoco, venga miscelato in modo differente per adattarlo alle esigenze specifiche.
Nel caso della tamponatura, molto usata nella decorazione ceramica tradizionale, l'impiego della spugnetta in aggiunta o in alternativa al pennello richiede che l'impasto abbia due caratteristiche fondamentali: una migliore fluidità per facilitarne la stesura uniforme su ampie superfici, e asciugatura lenta per consentire il completamento del lavoro con maggiore tranquillità.
Cosa serve-Colore in polvere da terzo fuoco
-Essenza grassa
-Essenza di trementina
-Essenza di lavanda
-Piastrella e spatola
Procedimento
1) Preleviamo la polvere di colore e depositiamola sulla piastrella. La quantità dipende ovviamente dall'estensione della superficie da tamponare, però in questo caso è meglio abbondare perchè sarebbe davvero un disastro se il colore finisse a metà dell'opera: non avremmo il tempo di prepararne dell'altro prima che quello già steso sia asciugato!
2) Aggiungiamo l'essenza grassa nella proporzione di 1:2 (1 parte di essenza grassa ogni 2 parti di colore) e incominciamo ad impastare.
3) Ammorbidiamo l'impasto con qualche goccia di trementina, sufficiente ad ottenere un composto cremoso: fin qui l'impasto è lo stesso che prepareremmo per dipingere.
4) Aggiungiamo ora l'essenza di lavanda per fluidificare: la sua quantità dipende dal metodo di applicazione. Per la spugnatura è meglio che il colore sia di consistenza molto morbida, per la tamponatura deve essere semi-liquido.
Come in tutte le cose, basteranno un po' di esperimenti per trovare il dosaggio ideale.
testo -Rossana Radaelli-
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